Vuole stare in classe senza mascherina: 18enne si incatena al banco, poi finisce in ospedale portato via dai vigili

Nei giorni precedenti aveva già ‘protestato’ contro l’obbligo di indossare la mascherina, tanto da costringere i docenti ad allontanarlo dall’aula. E – soprattutto – dai suoi compagni. Mercoledì mattina l’apoteosi, quando il 18enne fanese protagonista di questa presunta ribellione si è incatenato a un banco facendo partire due ore di estenuanti trattative. L’oggetto del contendere era sempre quello: la paventata libertà di restare in classe senza indossare i necessari dispositivi di protezione, un fantomatico diritto argomentato attraverso le tesi fantasiose di un presunto ‘costituzionalista’

Non è stata una mattinata facile, dunque, quella di mercoledì all’istituto Olivetti di Fano. Si è trattato, a dirla tutta, dell’assurdo ultimo capitolo di una diatriba che stava durando da giorni. Un epilogo che si sarebbe potuto evitare, e che invece è finito con la polizia locale costretta ad accompagnare il ragazzo in ospedale.

Al Santa Croce gli è stato fatto innanzitutto il tampone. Un’ovvia e doverosa verifica, data la condotta del ragazzo e i rischi a cui ha esposto compagni e personale scolastico. Pare che il tutto si sia concluso nel modo più clamoroso, vale a dire con il 18enne sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio, che sembra essersi reso necessario data la sua condotta tra le mura dell’ospedale. Una triste pagina in questo periodo di pandemia, senz’altro alimentata dalla pericolosa propaganda antiscientifica di alcuni.

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