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Maltrattamenti, amputazioni illegali e traffico di cuccioli: 40 denunciati

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Amputazioni illegali di orecchie e code di cani, traffico internazionale di cuccioli con falsi documenti e esercizio abusivo della professione: denunciati dai carabinieri forestali di Ancona 29 allevatori di razze pregiati e 11 veterinari

Nei giorni scorsi i carabinieri forestali del Nucleo CITES di Ancona hanno concluso le indagini preliminari, durate oltre due anni, che hanno portato alla denuncia di 29 allevatori di cani di razze pregiate come pitbull, dogo argentino e cane corso e 11 medici veterinari, residenti in nove regioni italiane, accusati a vario titolo di maltrattamento, falso in atto pubblico, traffico illecito di animali da compagnia, abusivo esercizio della professione veterinaria, uso di atto falso.

Dalle indagini è emerso in particolare che 16 allevatori e 4 veterinari residenti in provincia di Ancona, Macerata e Cosenza sono risultati coinvolti in 52 amputazioni illegali delle orecchie e della coda dei cani, eseguiti tra il 2017 e il 2019. Oltre 40 amputazioni sono state attribuite ad una veterinaria con mmbulatorio in provincia di Macerata che risultava operare in un locale adibito ad ambulatorio situato presso un allevamento canino dell'Anconetano. Alcuni interventi venivano giustificati con certificati veterinari falsi, redatti dagli stessi veterinari ed attribuiti ad altri medici residenti all’estero, risultati inconsapevoli o inesistenti. A seguito di perquisizioni sono stati sequestrati timbri falsi e certificati veterinari in bianco, pronti per essere compilati e ceduti agli acquirenti dei cani a corredo delle amputazioni.

Gli interventi di conchectomizzazione (amputazione delle orecchie) per soli motivi estetici, che conferiscono un aspetto più aggressivo agli animali, venivano eseguiti per ottenere i guadagni ottenuti dalle amputazioni veterinarie, pari a circa 200 euro per esemplare, ma anche per rendere i cani più appetibili agli acquirenti stranieri, in paesi nei quali il taglio delle orecchie e della coda non è consentito.

17 allevatori e 7 veterinari sono stati denunciati per aver prodotto decine di certificati falsi, tra cui libretti sanitari, passaporti e certificati per il transito di animali da compagnia, tutti documenti utili ad esportare ed importare illegalmente cuccioli al di sotto dell’età consentita dalle leggi dei Paesi di destinazione. In particolare sono state accertate 34 esportazioni all’estero, principalmente negli Stati Uniti, di cuccioli di razza corso e mastino napoletano, con cani non vaccinati contro la rabbia, documenti falsi attestanti la vaccinazione avvenuta e una data di nascita diversa da quella effettiva.

Due veterinari con ambulatorio nel Maceratese sono stati denunciati in concorso con altri due allevatori per il reato di esercizio abusivo della professione veterinaria, in quanto hanno fornito vaccini e microchip agli allevatori che hanno poi eseguito illecitamente le inoculazioni, pratiche demandate esclusivamente ai medici veterinari. I reati contestati ai 40 soggetti sono puniti con reclusione fino a 18 mesi per il traffico di animali da compagnia e maltrattamento e con reclusione fino a tre anni per l’esercizio abusivo di professione, oltre a pesanti multe.



Questo è un articolo pubblicato il 03-06-2021 alle 16:04 sul giornale del 04 giugno 2021 - 641 letture