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intervista

Quando la danza è vita: la scommessa di Davide Albonetti

4' di lettura
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di Edoardo Diamantini 
www.vivere.it


Continuano i nostri incontri con i protagonisti dell’attività sportiva locale. In questa occasione abbiamo incontrato il giovane ballerino Davide Albonetti. Per sua volontà si è trasferito in Inghilterra per cercare di ottenere il massimo dalla sua passione: la danza. Ci racconta la sua storia e i progetti futuri.

Vivere Senigallia (Edoardo Diamantini): Quando e come nasce la tua passione per la danza?

Davide Albonetti: Nasce non appena il ‘’piccolo Davide’’ impara a camminare. Ci sono filmini di me che alla tenera età di 4 anni ballo la macarena nella piazzetta dell’hotel di famiglia, assieme ai clienti; altri in cui mi scateno nel salotto di casa su un remix di “Mary” dei Gemelli Diversi; altri ancora dove cerco di imparare i passi delle coreografie dai video musicali di MTV. Quindi, la passione per la danza e per il modo che mi fa sentire che ne deriva, ha da sempre fatto parte di me. Decido tuttavia di prendere il ballo e la danza seriamente all’età di 9 anni, dopo essere stato spronato da mamma ad iniziare un corso di breakdancing. Pochi anni dopo mi ritrovo a studiare e approfondire altri stili del mondo Hip-Hop e non solo.


Vivere Senigallia: Quale il momento, della tua ancora giovane carriera da ballerino, che definiresti maggiormente importante e che ti piacerebbe raccontarci?

Davide Albonetti: Sebbene potrei citare momenti relativi alla danza e alle prime soddisfazioni personali che quest’ultima mi ha dato, penso che il momento più importante della mia ancora giovanissima carriera sia stato quando decisi, 3 anni fa, di abbandonare gli studi universitari, lasciare famiglia e amici per trasferirmi a Londra ed inseguire un sogno e un’idea che non sapevo ancora come si sarebbero materialmente concretizzati. Questo è stato decisamente il punto di svolta più importante della mia vita, perché mi ha fatto capire quanto davvero volessi che la danza diventasse parte integrante di essa.


Vivere Senigallia: Ho saputo di tue numerose partecipazioni in alcuni talent show (su tutti ‘’The X Factor (British TV Series)’’, ''The Voice UK'' e il noto programma televisivo ‘’Amici’’) ed anche della tua presenza in qualche film: quanta la soddisfazione? Quanto l’impegno per raggiungere questi ottimi risultati?

Davide Albonetti: La soddisfazione è grande, e si arricchisce di un valore immisurabile quando sai che ce la stai facendo grazie a te stesso e alle tue forze. Naturalmente i miei genitori rientrano in quel valore immisurabile, grazie al sostegno che mi dimostrano di giorno in giorno, ma sicuramente non sono stati loro a suggerirmi di abbandonare l’università e un futuro più sicuro per un mondo nuovo e incerto, sconosciuto ad entrambi. Non li biasimo. Quale genitore consiglierebbe al proprio figlio, che porta a casa 28, 30 e 30 e lode, di smettere di studiare e trasferirsi all’estero per lavorare part-time come cameriere nella speranza di perseguire una carriera di cui non sa nulla e non saprebbe come aiutarlo? Ho dovuto confidare soltanto sulle mie potenzialità e sulla mia prepotenza, e ripetermi: “Davide, allenati più che puoi e lascia che il tuo talento parli e si faccia conoscere dai coreografi e dalle agenzie. Fai vedere a te stesso e ai tuoi genitori che, sebbene questa sia una delle industrie più difficili e incomprensibili, tu ce la puoi fare, tu puoi guadagnare e vivere di ballo e di ciò che ti rende felice”. E penso chiunque possa capire che quando inizi veramente ad ottenere risultati, sempre più grandi e frequenti, la soddisfazione sia immensa e la mano inevitabilmente ti si appoggia sulla spalla, ti dà delle pacche e ti sussurra: “Continua così, ce la stai facendo”.


Vivere Senigallia: Buona fortuna per il tuo percorso! Obbiettivi ed ambizioni per il futuro?

Davide Albonetti: L’obbiettivo è lavorare sempre più come ballerino e come insegnante, per arrivare a coronare il sogno più grande, che è quello di diventare coreografo e direttore artistico e condividere con il mondo la mia arte e la mia visione.





Questa è un'intervista pubblicata il 30-01-2020 alle 23:59 sul giornale del 01 febbraio 2020 - 5329 letture