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comunicato stampa

Scuola Pie Venerini, l'appello dei genitori: "Salviamola dalla chiusura"

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“Salviamo” la scuola Secondaria Pie Venerini dalla chiusura definitiva nei prossimi anni.

La scuola paritaria “Pie Venerini”, è parte integrante della storia di Ancona ed è ancora assai viva nella vita di molti Anconetani. L’Istituzione sorge nel centro storico della città (Oggi: Via Matteotti, 21) sulle antiche mura di cinta, secolare è la sua radice originaria ed articolata e complessa la sua storia. Tornando indietro nel tempo troviamo nell’archivio della Diocesi una Bolla Pontificia (Ill.mus Dominus), indirizzata al Cardinal Bartolomeo Massei di Ancona, datata il 23 dicembre 1737. Ad oggi nel periodo pandemico tante famiglie sono in difficoltà a pagare la retta scolastica di € 160 mensili tuttavia prima dell’ultima gestione le Suore accoglievano ugualmente tutti i bambini che desideravano studiare, assicurando loro un elevato livello di istruzione.

Nel 2020 con il subentro alle stesse della gestione manageriale del “PICCHIO CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI CATTOLICHE” le cose sarebbero dovute migliorare dopo alcuni anni di chiusura negativa del Bilancio:, invece sono peggiorate. Addirittura ieri 30 dicembre, prima della chiusura dell’anno in corso, ci è pervenuta una missiva in cui, per l’anno scolastico 2022-23 l’importo del correspettivo è fissato in € 300 mensili (x 10 rate di € 3000 a famiglia), più 250 € di iscrizione, esclusa mensa e doposcuola. Tale decisine non riuscirà ad essere assorbita dalle famiglie, comportando il rischio reale della chiusura definitiva e lasciando a casa già dal prossimo anno scolastico 17 bambini della 1° classe della scuola secondaria di I grado, con una previsione nei prossimi 3\5 anni di circa 100 bambini. Una realtà del genere, estremamente utile, qualificata e storica per la città di Ancona da più di 200 anni non può chiudere.

Oltretutto la conseguente perdita dei posti di lavoro di circa 20 e la perdita economica per l’indotto dell’economia della zona, prima fra tutti i commercianti, non possono rimanere inascoltati! Prima di iniziative volte a importanti sensibilizzazioni sul territorio ed eventuali raccolte fondi chiediamo a grande voce “COME SONO STATI SPESI I NOSTRI SOLDI” e ci appelliamo alle istituzioni locali regionali e a tutte le categorie economiche e sindacali affinchè si faccia luce sulla questione e si intervenga per quanto di competenza.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-01-2022 alle 19:28 sul giornale del 04 gennaio 2022 - 792 letture