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Cupramontana: droga in un casolare, serviva per la "grappa alla marijuana"

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di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it


Una persona denunciata, due segnalazioni e circa 2 chile e mezzo di marijuana sequestrata, questi sono i numeri dell'operazione antidroga condotta dai Carabinieri, partita dal controllo di un casolare che sembrava abbandonato nel territorio di Cupramontana.

Una pattuglia di Carabinieri del Comando di Cupramontana, nel corso di servizi di controllo del territorio, sono stati attratti da musica rap proveniente da una casa colonica isolata, che sapevano essere disabitata.

Raggiunto l’immobile, non senza difficoltà in quanto allo stesso si può arrivare soltanto attraverso un’unica strada di campagna in pessime condizioni, avevano cognizione della presenza di persone all'interno, successivamente identificate in tre ragazzi maggiorenni.

Solo dopo aver bussato con insistenza i giovani hanno aperto l’ingresso principale ed a fare gli onori di casa ci pensava un giovane quasi trentenne, originario di Cupramontana, che si qualificava come l'affittuario dell'abitazione. Ma un forte odore di sostanza stupefacente era inequivocabile.

Immediata la perquisizione sia locale che personale, che conduceva a scoprire un sacco di plastica stracolmo di "Cannabis" nella fattispecie "infiorescenze" e foglie già secche e tagliate dal fusto, per un peso “netto” pari a Kg. 2.49 unitamente ad un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante, il tutto debitamente sottoposto a sequestro.

L’affittuario si difendeva sostenendo che la droga fosse sua, aggiungendo di essere titolare di una ditta individuale di tipo agricolo preposta alla coltivazione di farmaceutici e spezie, giustificando così la presenza delle inflorescenze come Cannabis Sativa Light da lui coltivata.
Il ragazzo continuava dicendo che la sostanza ed il bilancino erano funzionali all’uso personale che ne avrebbero fatto lo stesso ed i suoi amici volto a testarne la qualità per porre in essere una "grappa con infuso di marijuana".

Preso atto delle dichiarazioni del giovane, sono state disposte dall'autorità giudiziaria le necessarie analisi della sostanza stupefacente presso il laboratorio di Analisi Sostanze Stupefacenti sito nel Comando Provinciale Carabinieri di Ancona. Così è stato accertato che il valore del Tetraidrocannabinolo "THC" di dette inflorescenze era decisamente superiore al massimo consentito dalla Legge che regola la “coltivazione della filiera agroindustriale della canapa”.Non solo, altri accertamenti sono in corso volti a verificare la completezza e veridicità delle autorizzazioni in possesso del giovane agricoltore, il quale per ora è deferito in stato di libertà per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope, mentre gli altri due giovani presenti all’atto del controllo sono stati segnalati per uso personale di sostanza stupefacente.



Questo è un articolo pubblicato il 24-01-2022 alle 10:33 sul giornale del 25 gennaio 2022 - 462 letture