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Stadio imbrattato, sui muri insulti al presidente dell’Alma [FOTO]. E lui: “Mi arrendo, adesso pagate pure gli arretrati”

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"Di gente come voi non ne possiamo più. Andatevene adesso e non tornate più". È soltanto una - la più 'gentile', a dirla tutta - delle scritte attraverso cui ignoti, nella notte tra sabato e domenica, hanno imbrattato lo stadio Mancini di Fano nell'intento di cacciare il presidente della società Mario Russo. Riuscendoci.

"Cari tifosi dell'Alma Juventus Fano, mi arrendo", ha scritto l'ormai ex patron granata. "Spesso - ha proseguito - ho dovuto sentire allo stadio il coro che meritate di più. Credo sinceramente che avrei meritato anche io di più, sicuramente più rispetto personale, per i sacrifici economici e non solo che stavo investendo in questa avventura".

C'è amarezza nelle parole di Russo, il cui nome è stato più volte scritto sui muri del Mancini accompagnato da insulti come 'terrone' e non solo (vedi gallery in coda all'articolo). Epiteti sono stati ‘espressi’ anche sull’asfalto, proprio di fronte al cancello posizionato sul retro. Lo stadio fanese è stato dunque 'violentato' attraverso delle bombolette da chi ritiene che 'Fano non è in vendita', e che 'incompetenza' sia sinonimo di 'eccellenza'. Intesa, ovviamente, come categoria.

L'Alma viene da due pareggi di fila. L'ultimo, in casa, contro il Porto D'Ascoli nel match infrasettimanale di mercoledì scorso. Rinviata, invece, la gara del weekend contro il Castelnuovo Vomano per via dei casi di positività al Covid-19 riscontrati tra i giocatori che avrebbero dovuto sfidare i granata. Risultati che stanno relegando il club fanese alla terzultima posizione nel girone F di Serie D, in tandem proprio con i mancati avversari di questo fine settimana. Una situazione che pare abbia contribuito a intensificare certi malumori.

È dello scorso 9 dicembre il primo ammonimento di Russo ai tifosi. Malgiudicato sin da allora anche per le sue origini campane, aveva paventato l'ipotesi di disimpegnarsi dal club. Ora la classica goccia ha fatto traboccare il vaso, e pare stia davvero portando l’Alma al suo terzo cambio di presidenza in un anno e mezzo, dopo l’addio dello storico patron Claudio Gabellini e la toccata e fuga di Enrico Fattò Offidani.

"Ho aspettato invano per tutto il girone di andata uno sponsor degno di questo nome - ha proseguito Russo nel suo sfogo -, prima di decidermi a stampare sulle nuove maglie i loghi delle mie attività che fino ad ora sono le uniche mi hanno aiutato in questa iniziativa e, sottolineo, pur non avendo alcun interesse sul territorio. Abbiamo fatto fronte a un mare di problemi in solitudine e col vento della città in faccia. Ma ora basta, mi arrendo. Vi consegno la squadra. Fatevi avanti, e da domani iniziate a onorare le scadenze di questa stagione e delle scorse, perché io non lo farò più. Da domani rimarrà solo chi vorrà disinteressatamente contribuire a finire la stagione. E vi ringrazio per avermi fatto definitivamente capire che Fano non è il mio posto". Poi la firma, alquanto eloquente: "L'ex presidente Mario Russo". Mentre sui social c’è chi lo accusa addirittura di essere lui stesso l’autore delle scritte.

Seguono alcune foto.

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Questo è un articolo pubblicato il 06-02-2022 alle 19:54 sul giornale del 07 febbraio 2022 - 2193 letture