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Marco, promessa del ciclismo, scomparso a 16 anni in un incidente: “Sarai sempre in bici con noi”

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Anche Fano piange la scomparsa di Marco Ragnetti, il 16enne che se n’è andato troppo presto – la mattina di martedì – a causa di un incidente stradale mentre stava raggiungendo la sua scuola.

L’urto è avvenuto in strada Montefeltro. Marco abitava a Borgo Santa Maria, nel pesarese, e frequentava il secondo anno dell’istituto Agrario ‘Cecchi’. A un certo punto, lungo il tragitto verso la scuola, pare abbia perso il controllo del suo scooter Aprilia finendo contro un camion proveniente dalla direzione opposta. L’impatto non gli ha lasciato scampo, nonostante i tentativi di evitarlo da parte del camionista. Marco se n’è andato dopo poche ore.

Un dramma, questo, che lascia strascichi di sconcerto e di dolore anche nella Città della Fortuna. Marco era uno sportivo, dapprima rugbista in un club pesarese poi ciclista per la SCD Alma Juventus Fano: “Abbiamo perso un pezzo della nostra grande famiglia, Mark il biondo. Ciao Marco – si legge sui social - sarai sempre e comunque in bici con noi, il tuo sorriso sarà sempre con noi". Cordoglio anche da Federciclismo Marche. “In questi momenti, di fronte a tragedie di questo genere, ogni parola è superflua. Vogliamo solo stringerci intorno ed esprimere le nostre più sentite condoglianze ai familiari, al fratello Gidas e alla società per cui gareggiava, l’Alma Juventus Fano, per la tragica e improvvisa scomparsa di Marco Ragnetti”.

Già, Gidas, il fratello ciclista per la Colpack Ballan era arrivato con lui dalla Lituania. Gidas e Marco erano stati adottati da due famiglie diverse, a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra. E soltanto più tardi hanno si sono trovati, e scoperti entrambi ciclisti. Una storia che ha dell’incredibile, culminata con un dramma indicibile, ma che non scalfirà mai l’amore tra i due fratelli. “Mi mancherai, biondo – ha scritto Gidas sui social –, ci sono mille cose che avrei voluto dirti, ma purtroppo te ne sei andato lasciandomi qui con un vuoto tremendo che non riuscirò mai a colmare. Non so come farò a stare senza di te, senza il tuo sorriso, le tue battute, le nostre lotte. Mi manchi, biondo. Spero che tu possa proteggermi da lassù. Ti amo fratellino”.

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Questo è un articolo pubblicato il 09-03-2022 alle 12:30 sul giornale del 10 marzo 2022 - 2144 letture