x

SEI IN > VIVERE JESI > ATTUALITA'
articolo

Mega hub Amazon a Jesi, tagliato il nastro: "Opportunità enorme per le Marche"

5' di lettura
882

di Michele Paoletti
redazione@viverejesi.it


Dopo mesi e mesi di trattative, annunci e qualche polemica, finalmente questa mattina la Vallesina, e più in generale le Marche, hanno scoperto che è tutto vero: la prima pietra sul cantiere del mega hub Amazon è stata posta.

Moltissime le autorità presenti: il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la sottosegretaria all'economia e finanze Lucia Albano, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, il presidente Interporto Massimo Stronati, il vice presidente di Amazon per il Nord America e l’Europa Stefano Perego e IL Regional Director FC DI Amazon Italia Lorenzo Bardo, il Prefetto Darco Pellos, ma anche l'ex sindaco Massimo Bacci, diversi consiglieri regionali, personaggi illustri dell'imprenditoria marchigiana e le autorità militari.

Ad aprire una affollata cerimonia di presentazione nella sala allestita all'interno dei containers del mega cantiere Techbau (ditta che s'è aggiudicata l'appalto per la costruzione) sotto il sole battente della Coppetella di Jesi, è stato il n.2 europeo del colosso del commercio elettronico, Lorenzo Perego, il quale ha ricordato come Amazon abbia un detto secondo il quale “è sempre il primo giorno”. Ma oggi, per Jesi e le Marche, il primo giorno lo è stato davvero. Un primo giorno che prevede di non vederne passare molti altri seguire prima di iniziare a portare a regime il nuovo grande ed ipertecnologico polo logistico, che una volta attivo avrà bisogno di 1100 nuovi dipendenti. “Amazon - ha ricordato Perego - è la 5^ azienda straniera sul suolo italiano ed investe nel nostro Paese 12,6 miliardi di euro ed è uno degli attori principali dell'occupazione nel centro-sud Italia, con oltre 6500 dipendenti a tempo indeterminato”. Il vice presidente Perego ha poi puntato sulla sulla sicurezza del lavoro, sull'inclusione e sulla eco-sostenibilità, mettendo in evidenza che: “Un ambiente fortemente automatizzato, con le più moderne tecnologie è un ambiente più sicuro, perchè la parte pesante e ripetitiva del lavoro la svolge la macchina e non l'uomo. Inoltre, Amazon nel nostro Paese ha 130 dipendenti che si occupano esclusivamente di sicurezza, con oltre 400.000 ore l'anno di formazione svolta ai propri collaboratori, senza dimenticare che in tutti i luoghi dove sussistono i nostri magazzini lavoriamo a stretto contatto con le Asl locali, cosa che vogliamo fare anche qui a Jesi”. Inoltre, per quanto concerne l'inclusione: “Nel settore di logistica-trasporti c'è mediamente in Italia il 22% di presenza femminile, noi superiamo il 35%, che diventa il 53% se consideriamo la presenza in ufficio”. Ma l'intervento di Perego ha puntato specialmente sulla eco-sostenibilità, quasi a voler rispondere sulla gran parte delle perplessità avanzate sull'arrivo del polo logistico in Vallesina. “Mi è molto cara la sostenibilità ed il nostro è un magazzino sostenibile. Abbiamo l'obiettivo di arrivare entro il 2040, ovvero 10 anni prima dei protocolli mondiali, al carbon neutral (non dipendere più dai fossili NdR), ma i nostri magazzini, grazie all'energia rinnovabile sul tetto, sono autosufficienti. Ed abbiamo condizioni maniacali di gestione dei consumi”.

Dopo Perego è stata la volta del ministro Urso, il quale ha ricordato come “Amazon è una delle multinazionali che investono maggiormente in Italia che genera alta densità di occupazione”. Il ministro, che ha anche parlato della crescita inattesa dell'Italia certificata da Ocse, grazie a quello che è da sempre il cosiddetto "Modello Marchigiano" della piccola e media impresa: “Abbiamo intercettato meglio l'orientamento dei mercati globali, grazie al vostro modello marchigiano, che per anni è stato considerato un'anomalia. Oggi con le nove regole della globalizzazione, dopo covid e guerra russo-ucraina, si punta sulle filiere corte e sui distretti industriali ristretti che hanno da sempre caratterizzato il modello marchigiano. Un modello su cui oggi vogliono scommettere, incluso un colosso come Amazon”.

Il presidente della Regione Acquaroli, ha invece sottolineato come Amazon offra una possibilità di recuperare tre strutture fondamentali della nostra regione che prima nemmeno dialogavano tra loro: l'Interporto Marche di Jesi, il porto di Ancona e l'aeroporto di Falconara. “Amazon dà l'opportunità di riattivare queste tre grandi infrastrutture che erano in difficoltà. Da sola non farà la differenza, ma dà uno spunto a noi marchigiani per comprendere le grandi possibilità che abbiamo. Aeroporto, Interporto e porto devono creare convergenze e lo stanno già iniziando a fare”.

Il sindaco di Jesi, ha voluto ringraziare i tecnici del Comune, l'ingegner Perego e la dottoressa Malavasi di Amazon, il presidente dell'Interporto Stronati, e il suo predecessore primo cittadino Bacci. “Mi preme sottolineare il lavoro che il Comune di Jesi ha messo a terra affinchè questa possibilità potesse svilupparsi, approvando in tempi brevi una variante e affrontando due gradi di giudizio per l'atto amministrativo che era stato impugnato. Tutte cose che sembrano banali, ma senza le quali non ci troveremmo qui a festeggiare questo traguardo”.

A chiudere la serie degli interventi prima del taglio del nastro è stato il presidente di Interporto Marche Spa Massimo Stronati, il quale ha scherzato sul fatto di sentirsi sollevato dalla presenza di Stefano Perego (autodefinitosi in apertura di cerimonia “il papà di Amazon in Italia”), poichè da mesi viene definito a Jesi come “Mr.Amazon”, per essere stato l'artefice dell'accordo col colosso dell'e-commerce mondiale. “Oggi è un giorno in cui sorrisi e strette di mano danno il senso che ce l'abbiamo fatta, ma questo è un percorso di tutte le istituzioni del territorio che parte da molto lontano. Siamo qui perchè la Giunta Acquaroli ci ha creduto rifinanziando Interporto e nominando noi come CdA. Ci abbiamo messo tanto coraggio e sacrificio, ma l'abbiamo fatto per il nostro territorio. La filiera Istituzionale ha davvero funzionato. Abbiamo formato un bel gruppo, ma soprattutto abbiamo avuto seri e preparati consulenti locali”.

È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatsapp, Telegram, Viber e Signal di Vivere Jesi.
Per Whatsapp iscriviti al nostro canale oppure aggiungi il numero 376.0319490 alla rubrica ed invia allo stesso numero un messaggio con scritto "notizie on".
Per Telegram cerca il canale @vivereJesi o clicca su t.me/viverejesi. Per Viber clicca qui. Per Signal clicca qui.




Questo è un articolo pubblicato il 24-05-2023 alle 17:34 sul giornale del 25 maggio 2023 - 882 letture






qrcode