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Co.Mark, Romagna: boom delle esportazioni per l’agroalimentare

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Continua la crescita delle esportazioni del settore agroalimentare delle province di Forlì-Cesena e Rimini, che nei primi sei mesi dell’anno hanno fatto registrare ottime performance,  confermando la loro importanza sul totale dell’export della Regione.

La vocazione agricola e le specializzazioni produttive tipiche di queste province hanno alimentato le esportazioni dell’intero settore, raggiungendo nel primo semestre dell’anno il valore di 494 milioni di euro, con una crescita pari al 16,6%.

È quanto emerge dall'ultima recensione della Camera di Commercio della Romagna, nei cui commenti sono presenti opinioni positive sull0andamento del settore. Le vendite all’estero dei prodotti agroalimentari della Romagna hanno registrato un aumento del 16,3%, avvicinandosi alla media nazionale, pari al +18,7%. La recensione ha analizzato i prodotti che maggiormente hanno inciso sull’export del territorio, evidenziando inoltre l’ottimo stato di salute delle aziende locali, intenzionate ad espandersi nei mercati internazionali per incrementare i propri livelli produttivi. I primi commenti della Presidenza della Camera di Commercio della Romagna delineano uno scenario positivo per l’export delle PMI locali, confermano la qualità dei prodotti del territorio ed il buon esito delle strategie adottate per vincere la competizione nei mercati stranieri.

Analizzando le opinioni degli esperti di export, si evidenzia la centralità del comparto agroalimentare per le vendite all'estero dei prodotti del territorio ed il suo ruolo di promotore dell’economia locale. Ne è convinta Co.Mark, l’azienda di consulenza per lo sviluppo delle vendite nei mercati internazionali, che identifica i prodotti del comparto agroalimentare tra quelli più richiesti nelle tavole di tutto il mondo.

Ai primi posti della classifica, infatti, sono presenti caffè, cioccolato, pasta, pane e vino, seguiti da frutta, ortaggi e dai prodotti di derivazione animale, come carne, salumi e formaggi. Vere e proprie eccellenze del territorio che ogni anno incontrano l’interesse dei committenti esteri nelle fiere internazionali del settore, per poi essere diffusi tra i consumatori dei paesi stranieri. E non si parla solo di export di prodotti finiti, ma anche di produzione e commercio di materie prime essenziali a realizzare i prodotti.

In particolare, la recensione pone l’attenzione sui risultati raggiunti da Forlì-Cesena e Rimini, in cui le vendite all'estero dei prodotti del settore costituiscono il 13,5% delle esportazioni totali delle province: un valore superiore al dato regionale, pari al 12,8%. Il documento della Camera di Commercio sottolinea l’importanza delle colture permanenti, come la frutta, che da sole costituiscono il 19,4% dell’export totale e delle colture non permanenti, i cereali, che raggiungono una quota pari al 19,2% del totale delle vendite all’estero. Come si evince dai commenti inclusi nella recensione, inoltre, le restanti quote di export sono coperte dagli altri prodotti alimentari, come i pasti preparati, le bevande e la carne.

La recensione evidenzia l’importanza delle strategie di internazionalizzazione per le imprese locali: considerata infatti la qualità dei prodotti del territorio si rende necessaria l’introduzione di attività promozionali che sappiano valorizzarli al meglio all'interno dei mercati stranieri.

La stessa Comark sottolinea i vantaggi derivanti dall'adozione di strategie di digital marketing per le PMI: il ricorso ai canali digitali, ribadisce l’azienda nelle sue opinioni, permette di consolidare la propria presenza online e migliorare la competitività nei mercati esteri.

A ciò si aggiunge, come evidenziano i commenti della Camera di Commercio, la centralità delle agevolazioni e dei contributi messi a disposizione dalle istituzioni nazionali ed europee, che hanno l’obiettivo di sviluppare l’internazionalizzazione delle PMI. Opinione confermata anche dai commenti di CoMark, che considera i fondi messi a disposizione dal PNRR e dai rispettivi bandi regionali un’opportunità da cogliere per avviare una digitalizzazione del tessuto produttivo locale.

Le performance registrate dalle aziende del territorio alimentano le opinioni positive sul futuro dell’export regionale, in cui le PMI locali avranno a disposizione nuovi strumenti digitali per conquistare i mercati stranieri.



Questo è un articolo pubblicato il 02-12-2022 alle 13:09 sul giornale del 08 dicembre 2022 - 82 letture






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