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Caos Alma, scritte sui muri dello stadio e dirigenti che se ne vanno. Russo: “Terrone? Non mi offendo più. Penso solo alla squadra, e non ai miei interessi come fanno altri”

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Non basta il 5-1 casalingo di domenica del club granata contro l'Avezzano a zittire e affossare le polemiche. Lo si evince dalla pagina Facebook dell'Alma Juventus Fano, il cui il presidente Mario Russo ha pubblicato un post anche in risposta al gesto compiuto da ignoti nella notte tra venerdì e sabato, che hanno imbrattato di nuovo lo Stadio Mancini con frasi che esortano il presidente ad andarsene. E senza mezzi termini.

Scritte già cancellate con della vernice bianca da cui, però, si intravede ancora il colorito messaggio. Episodio che fa il paio con le frasi ingiuriose di febbraio dello scorso anno, sempre sulle pareti esterne della struttura, e che ora sembra l’appendice di quella sorta di soap opera societaria che - di episodio in episodio – sta vedendo dirigenti lasciare o essere lasciati per strada. Lo conferma l'ultimo annuncio dell'Alma, che intorno alle 18 di domenica ha comunicato "di aver sollevato il sig. Rino D'Agnelli dalla carica di club manager e relative deleghe".

Prima erano stati nomi di spicco come Gualandi Orciani e Storoni a dare le dimissioni. Una diaspora che ha inasprito una certa frangia di tifosi, una rottura gravemente amplificata dal recente mancato incontro con gli italo-americani del Cesena interessati a prendersi il club. Incontro a cui Russo non si è presentato. Prima ancora l'acceso botta e risposta tra società e amministrazione comunale, in particolare per i mancati interventi sugli impianti sportivi.

Il presidente appare dunque sempre più isolato, al netto di qualche sostenitore che sui social prende le distanze dalle aspre critiche di tanti altri supporter granata disorientati e ‘incattiviti’ dai continui addii ai vertici e da alcuni atteggiamenti del presidente. Il quale, però, ha riconfermato il suo impegno fino a fine stagione.

“Nonostante un campionato in linea con le aspettative - ha scritto Russo -, una valorizzazione oggettiva di calciatori giovani e non legati al territorio, l'impegno nella valorizzazione del brand sociale, l'investimento in squadre e allenatori del settore giovanile, un ingente sforzo di progettazione per le strutture, costante serietà dimostrata ormai da un anno e mezzo dal punto di vista economico e personale, ancora una volta per qualche ignoto interesse personale esplode un'incomprensibile polemica con tanto di immancabili scritte incitanti ad andare via. Mi dispiace deludere gli ‘artisti’ espressisi sui muri del Mancini, ma questa volta non basta a lasciarmi condizionare sulle mie scelte”.
Russo ha poi ringraziato i suoi giocatori. “Siamo orgogliosi di tutti loro, prima per le qualità umane dimostrate e poi come calciatori”, ha detto, parlando di unità nello spogliatoio e con mister Mosconi. “Anche nel periodo di difficoltà – ha aggiunto -, diversamente da altri che erano impegnati a dispensare in varie sedi ricette miracolose per cambiare atleti o staff, ci abbiamo messo la faccia”.

Il numero uno dell’Alma si è poi tolto anche qualche sassolino dalla scarpa. “Un presidente come me – ha proseguito -, proprio perché terrone (ormai non mi offende più il termine, nemmeno se arriva da collaboratori stretti) e quindi passionale, diventa tifoso oltre che imprenditore. Concretamente ci mette soldi, impegno e rimedia ai propri errori, la maggior parte delle volte in silenzio lasciando ad altri la ribalta. Ma chi parla tanto nei salotti e nei bar cittadini, nei momenti di difficoltà dov'era? Sarebbe bastato stare vicino alla squadra, magari offrendo una piadina in mia assenza, tanto per giustificare almeno il ruolo ricoperto. La rosa, il mister e i suoi collaboratori tecnici e sanitari sono eccezionali, hanno solo bisogno di armonia e di concentrazione per concludere la stagione al meglio. Siamo a un passo dai play off, non impongo a nessuno di condividere i miei pensieri e le mie scelte, ma ritengo doveroso il minimo rispetto per gli sforzi fatti e l'impegno profuso. E solo a questo obiettivo, quello che ritengo il vero bene dell'Alma, sono orientate le mie decisioni. Non ho mai trattenuto nessuno, ognuno è libero di scegliere una strada diversa ma non per il bene del Fano, forse più per il proprio interesse. Ora, come sempre, io a testa alta posso guardare tutti negli occhi, e posso solo promettere lo stesso impegno fino a fine campionato lasciando che siano i fatti a parlare. E chi non ha interessi personali o altro da tutelare saprà obiettivamente giudicare”.

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Questo è un articolo pubblicato il 05-03-2023 alle 20:40 sul giornale del 06 marzo 2023 - 1330 letture






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