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comunicato stampa

I residenti di Molino Marazzana, "Servono lavori urgenti per la messa in sicurezza degli argini a Vallone"

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da I residenti di località Molino Marazzana


E’ alta la preoccupazione che si vive in questa località di Senigallia colpita duramente negli anni da diverse alluvioni, l’ultima tristemente famosa è dello scorso settembre 2022.

I residenti della zona sono terrorizzati perché i lavori svolti in somma urgenza hanno tralasciato due enormi erosioni nei pressi del ponte inagibile di Vallone, sponda sx direzione mare, che mostravano dimensioni preoccupanti già dopo la piena del 23 gennaio 2023; dopo la piena del 1 marzo le suddette erosioni sono drasticamente peggiorate, attualmente sono di dimensioni devastanti, presentano uno sbancamento del suolo e manca un metro per divorare tutto l’argine che salterà alla prossima piena aprendo un’enorme breccia con conseguenze inimmaginabili per tutta l’area di Molino Marazzana, invadendo abitazioni e il vicino centro commerciale Amiko; Sono state informate le Autorità ma non si è andati oltre a rassicurazioni verbali a cui non sono seguiti i fatti.

I residenti hanno notato che i lavori eseguiti in somma urgenza sono stati affidati ad una ditta di telefonia e riparazioni stradali, lavori che in molti casi sono consistiti in un semplice riporto di terreno per la ricostituzione degli argini, in modo particolare al fosso del Sambuco, noto per la sua pericolosità in quanto realizzato in passato, per dare sfogo alle acque nell’area circostante in caso di piena del fiume Misa; tale argine, ricostruito in tale maniera, senza materassini di pietra e reti metalliche, non risulta un intervento definitivo, alla prossima piena cederà e richiederà un nuovo intervento, a differenza dei lavori eseguiti dalla Provincia dopo l’alluvione del 2014 che invece hanno tenuto bene perché realizzati correttamente. In altri casi i lavori di pulizia del fiume sono consistiti in un abbattimento indiscriminato di alberi e querce secolari, dentro e fuori dagli argini, alberi il cui abbattimento secondo il parere dei residenti, ha compromesso la tenuta dell’argine e del sentiero sterrato. Facciamo riferimento anche all’autorevole parere del geologo Andrea Dignani secondo il quale bisogna ripristinare la vegetazione dove manca e dove costituisce un’azione anti erosiva e bisogna lavorare per prevenire frane ed erosioni spondali. Altro parere autorevole è dato dal Prof. Taffetani che condanna la completa deforestazione grave ed ingiustificata di chilometri di sponde del Misa.

Alle osservazioni dei residenti su alcuni dei lavori eseguiti è stato talvolta risposto: voi non siete mai contenti. Per segnalare l’abbattimento ingiustificato di alberi e querce secolari, è stato informato il GSA Senigallia, sono state inviate pec al Genio Civile di Ancona e all’Assam di Osimo che non hanno trovato risposta; la programmazione di un abbattimento ingiustificato di querce sull’esterno dell’argine sinistro del fiume Misa è stato segnalato anche ai Carabinieri Forestali di Senigallia ed Ancona che però hanno riferito di avere competenza solo formale e non di merito, controllano soltanto la regolarità di permessi ed autorizzazioni. Allo stato attuale delle cose stiamo aspettando i risultati degli studi affidati all’Università Politecnica delle Marche e dell’Università di Camerino e la stesura di progetti per cercare di risolvere la non facile situazione,non facile perché il fiume Misa ha carattere torrentizio, raccoglie le acque del fiume Nevola e di diversi fossi, ha fondamentalmente un argine troppo stretto ed è stato trascurato per troppo tempo, in molti tratti esce dal suo corso a causa di enormi depositi di detriti ed erode il corrispondente argine dall’altro lato.

Tra le soluzione proposte troviamo il dragaggio, il rifacimento e/o allargamento degli argini, le vasche di espansione, invasi per conservare l’acqua a scopo irriguo, una diga a monte, una qualche modifica al Porto Canale di Senigallia e soprattutto la rettifica del tracciato del fosso del Sambuco. Attualmente però i residenti di Molino Marazzana chiedono un intervento urgente per la messa in sicurezza degli argini in prossimità di Vallone, in quanto cittadini che devono essere rappresentati e tutelati dalle Autorità preposte, retribuite con denaro pubblico, che lavorano per il benessere e la sicurezza dei cittadini e del territorio e per tale motivo devono svolgere la loro funzione con efficacia, efficienza, economicità e competenza.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-03-2023 alle 11:32 sul giornale del 15 marzo 2023 - 1416 letture






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