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Ceresoni sul gesto disperato del ragazzo che si è gettato nel Misa: "Intorno a lui empatia umana e preoccupazione"

2' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Ha suscitato molta apprensione e anche sgomento quanto accaduto lunedì sera, in pieno centro storico, quando un ragazzo, sulla trentacinquina, si è lanciato dal ponte degli Angeli dell’8 Dicembre 2018.

Il giovane era disperato, piangendo ha sfogato tutta la sua disperazione con i tanti passanti che si sono subito fermati per prestare soccorso. Praticamente nessuno fra le decine di presenti in quel momento si è voltato dall’altra parte e almeno in questo caso l’indifferenza non ha preso il sopravvento. Sui social la notizia ha suscitato molti commenti ma stavolta sono da rispedire al mittente quelli che hanno insinuato che invece di preoccuparsi per il ragazzo ci sarebbe stato chi si scattava selfie. In effetti le foto dell’accaduto, che documentano un fatto di cronaca, sono riferite alla fase finale dei soccorsi, quando il ragazzo era in piedi nel letto del fiume, palesemente in salvo e in buone condizioni fisiche. A confermare la solidarietà dei presenti è stato anche Simone Ceresoni, ex assessore alle politiche giovanili del Comune di Senigallia e attualmente dirigente scolastico.

“Purtroppo ho assistito dal principio a questa drammatica e triste vicenda. Un uomo immediatamente si è apprestato per vedere se ci fosse stato bisogno di tuffarsi per portare soccorso, ma vista la situazione di acqua bassa ha evitato di farlo, ma la sua prontezza nel liberarsi degli effetti personali mi ha colpito molto -racconta Ceresoni- Insieme a molte altre persone ci siamo sincerati delle condizioni di salute del ragazzo in acqua, che rispondeva alle domande in modo pertinente, e abbiamo chiamato i soccorsi, che celermente sono intervenuti. Intorno, per quello che ho percepito, c'è stata solidarietà ed empatia tanto che abbiamo - su richiesta del ragazzo - contattato anche la famiglia per spiegare l'accaduto. L'episodio, che ha manifestato uno stato di sofferenza e solitudine veramente spiacevoli, ha visto la reazione dei presenti, per ciò che ho notato, di profondo rispetto, umanità e solidarietà, se non di tutti, sicuramente della stragrande maggioranza. La richiesta di aiuto del ragazzo non è passata nell'indifferenza di chi era in centro in questa giornata d'estate. Spero che il giovane possa trovare sollievo e speranza così da superare le sue sofferenze”.

Il ragazzo è stato affidato alle cure dei sanitari del 118 e ha poi riabbracciato i familiari e per fortuna la tragedia è stata evitata.



Questo è un articolo pubblicato il 02-08-2022 alle 21:20 sul giornale del 03 agosto 2022 - 3725 letture






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