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comunicato stampa

"Una stanza tutta per sé": in Questura un locale dedicato all'accoglienza delle donne vittime di violenza

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Si è tenuta sabato 24 settembre alle ore 12 presso la Questura di Ancona, alla presenza del Sindaco Valeria Mancinelli, l’inaugurazione di una stanza dedicata all’ascolto e all’accoglienza delle Donne vittime di violenza, frutto della collaborazione tra Polizia di Stato, Soroptimist International e IKEA.

L’iniziativa di grande rilievo sociale e profonda vicinanza a tutte le Donne e in particolare alle vittime di condotte come maltrattamenti, stalking e reati di genere, ha consentito la realizzazione di una stanza dedicata al loro ascolto ed accoglienza, presso la Divisione Anticrimine, diretta dal Vice Questore dr.ssa Marina Pepe, presente alla cerimonia e portavoce della Questura.

“Una stanza tutta per sé” intesa proprio come spazio, attenzione e partecipazione rivolta alle parti lese di queste condotte, che maggiormente destano oggi allarme sociale, nell’ottica di dare una risposta concreta alla sempre maggiore richiesta di aiuto delle Donne. Una risposta che, come testimonia questa stanza, deve essere una risposta di “RETE”, in cui Istituzioni, Privati, Partenariato, Associazionismo, ovvero la parte viva e sana della nostra Società Civile, collaborino insieme per dare un aiuto concreto e fattivo alle Donne vittime di reati di genere.

Come è stato sottolineato dal Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa: “Una stanza per l’ascolto, con l’obiettivo di mettere a proprio agio le Donne che hanno vissuto storie di dolore, di sofferenza, di abuso e dove, quindi, cercare di ricostruire il loro vissuto. L’iniziativa con il contributo di Soroptimist International e IKEA, rientra nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e contrastare i reati di cui sono vittime le Donne ed in generale, i soggetti deboli. Un vero e proprio messaggio di fiducia nei confronti di chi è vittima di abusi e violenze, un modo per fare sì che queste persone, all’interno di un Ufficio di polizia, si possano sentire accolte, ascoltate e protette come in una casa vera”.

La Vice Presidente Nazionale del Soroptimist International Enza Tolla, ha aggiunto: “Il progetto, Una stanza tutta per sé, iniziato ormai nel 2015 vuole assicurare alle donne vittime di violenza, nel difficile momento della denuncia, un ambiente che sia accogliente e familiare, nel quale sentirsi accolte e comprese. Dal 2015 ad oggi, sono state realizzate più di duecento stanze in tutta Italia. Nella lotta alla violenza di genere, la nostra è un’iniziativa concreta, come sono sempre le nostre azioni, e che ha aperto la strada ad una sempre più stretta collaborazione con le forze dell’ordine, il cui contributo è fondamentale. Di fronte a quella che è ormai un’emergenza nazionale, serve l’impegno della società tutta e noi, da cento anni impegnate nel diffondere una cultura di solidarietà, di salvaguardia dei diritti umani, di promozione e di crescita delle attività femminili, ci siamo. Questo progetto è testimone del nostro impegno concreto nella società, aiuteremo ad accogliere le donne in una nuova Stanza, che consideriamo come una stanza della nostra casa sorottimista e le affideremo alla professionalità e alla competenza di chi, come sempre ha dimostrato di fare, saprà ridargli speranza e una nuova vita.”

Come ribadito dalla Presidente SII Club Ancona Antonietta Caterina Daniele: “Il Soroptimist Club Ancona ha aderito sin dal primo momento al Progetto Nazionale Soroptimist ‘Una stanza tutta per sé’ titolo mutuato dall’omonimo saggio di Virginia Wolf , che ha lo scopo di ascoltare le donne vittime di violenza e stalking, in ambienti confortevoli che le facciano sentire accolte e protette nel delicato momento in cui trovano il coraggio di denunciare la loro drammatica situazione. Quando il Club Ancona ha rappresentato il desiderio di realizzare - come service celebrativo del cinquantesimo anniversario di fondazione -un’aula per le audizioni presso la Questura di Ancona ha trovato grande disponibilità e preziosa collaborazione dal Sig. Questore di Ancona: è stata subito individuata la stanza ed con il contributo Ikea, in base alle esigenze rappresentate dalla Questura, una stanza anonima è stata trasformata in un ambiente “ protetto” accogliente, con arredi confortevoli e tinte pastello in cui i militari possono raccogliere denunce e testimonianze, e la donna possa sentirsi a proprio agio, nel pieno rispetto della propria dignità personale. Il tutto pensato per andare incontro alle esigenze di soggetti indifesi, assisterli e agevolarne la richiesta d’aiuto, il primo passo verso l’uscita dal tunnel. Evidentemente questo è il risultato della proficua sinergia realizzata dagli attori coinvolti che denotano una grande sensibilità nei confronti di soggetti deboli e in difficoltà. Un particolare che ci rende particolarmente orgogliose è che per questa stanza Il Questore ha adottato la definizione “ Una stanza tutta per sé”, proprio come nel progetto Soroptimist. Grazie per averci consentito di realizzare questo importantissimo service!”.

Martina Musardo e Davide Niemeijer di IKEA-Ancona: “Costruire una vita migliore per la maggioranza delle persone è la visione che da sempre guida IKEA, ma siamo consapevoli che non è possibile realizzare un reale cambiamento da soli. Per questo ci impegniamo ogni giorno con entusiasmo e responsabilità ad essere parte attiva della comunità instaurando collaborazioni virtuose con le istituzioni e le associazioni che lavorano sul campo per rispondere alle esigenze di chi ha più bisogno. Siamo davvero orgogliosi di aver preso parte al fianco della Questura di Ancona e dell'associazione Soroptimist International club di Ancona a questo importante progetto, nella realizzazione di uno spazio che, siamo sicuri, permetterà a molte donne in difficoltà di intraprendere un percorso che li aiuti a riprendere in mano la loro vita”.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-09-2022 alle 15:41 sul giornale del 26 settembre 2022 - 336 letture






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