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Il due volte vincitore dei Campionati di tennis assoluti marchigiani Lorenzo Battista: ‘’Vincerli per due anni consecutivi è una bella soddisfazione, vorrei avere una classifica ATP’’

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di Edoardo Diamantini
edoardo@vivere.news


Vivere Senigallia prosegue gli incontri con diversi protagonisti del mondo sportivo. In quest’occasione abbiamo incontrato Lorenzo Battista, giovane tennista di Civitanova Marche (classe 1999), quest’anno ha vinto per il secondo anno consecutivo i Campionati regionali assoluti marchigiani, oltre a qualche partecipazione a livello ITF e Challenger ATP negli anni precedenti, ci racconta la sua passione e i suoi obiettivi.

Quando come e nasce la tua passione per il tennis?

È nata in un’età molto giovane; avevo soltanto sei anni quando ho preso la racchetta in mano ed ho iniziato a colpire la palla contro il muro nel garage di casa. Anche mio fratello Leonardo che ha cinque anni più di me giocava e guardarlo mi ha sicuramente portato ad avvicinarmi a questo bellissimo sport. Oltre al tennis, mi piaceva anche giocare a calcio, infatti, fino all’età di 8 - 9 anni praticavo entrambi gli sport ma alla fine ho deciso di proseguire con il tennis.

Qual è l’episodio più bello legato a questa disciplina che ricordi con maggior piacere?

Devo dire che grazie al tennis ho fatto delle bellissime esperienze sin da quando ero bambino; ho avuto la possibilità di viaggiare in tutta Italia e anche all’estero e di conoscere moltissimi ragazzi con cui ho stretto una bella amicizia. Se dovessi scegliere un bel momento, scelgo la convocazione in nazionale under 12, anche perché penso che rappresentare il proprio Paese sia una delle cose migliori che possa succedere ad un’atleta.

Per due anni consecutivi hai ottenuto la vittoria ai Campionati regionali assoluti marchigiani e il prossimo anno avrai la classifica FIT di 2.3, un bel punteggio considerando anche la tua giovane età, raccontaci il tuo torneo giocato…

Quest’anno (fino adesso) è stata una stagione molto positiva. Sono migliorato in moltissimi aspetti del mio gioco e questo mi ha portato a vincere delle belle partite ed anche 3 tornei. Vincere i Campionati regionali assoluti per il secondo anno di fila è stata sicuramente una bella soddisfazione; ho vinto 3 buone partite ma devo dire che la finale è stata molto tosta, anche perché giocare contro Federico Mazzarini - che è un mio amico - non è mai facile; il primo set lui è partito molto bene ed è riuscito a vincerlo poi però fortunatamente sono riuscito a trovare il modo di vincere secondo e terzo set e a portare a casa il titolo. Grazie alla vittoria degli assoluti ho raggiunto i punti necessari per avete classifica FIT 2.3, altro grande traguardo, spero soltanto che mi facciano passare visto i posti limitati.

Proprio recentemente è arrivato il ritiro di Roger Federer dopo la sua ultima partita in Laver Cup, uno dei tennisti che hanno sicuramente fatto la storia di questo sport, che idea hai di lui come giocatore e persona? E quanto ha ‘’dato’’ al tennis in generale a tuo avviso?

Ultimamente, purtroppo, tutto il mondo sportivo è venuto a conoscenza del ritiro di Roger Federer; devo dire che è stata una notizia molto triste che ha scioccato tutti, compreso me. Sono cresciuto guardando Roger, ho sempre ammirato il suo tennis, il suo atteggiamento, il suo modo di stare in campo difatti penso proprio che sarà difficile non vederlo più nei campi da tennis. Ovviamente lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto per il nostro sport anche perché sono sicuro che grazie a lui il tennis sia diventato molto più popolare in tutto il mondo.

Purtroppo vi sono alcune situazioni, nelle quali un infortunio di non banale entità, parlando in questo caso di un qualsiasi tennista in questione, può condizionare o nella peggiore dei casi ‘’bloccare’’ la crescita o il percorso tennistico di un giocatore, condizionandolo anche a livello psicologico, avendo tu affrontato una situazione bene o male simile nel 2018, quale suggerimento daresti a chi vive queste situazioni? Qual è il modo migliore, secondo te, per affrontare questo problema?

Nella vita di uno sportivo penso sia normale ad un certo punto andare incontro a degli infortuni; chiunque faccia sport a livello agonistico deve essere consapevole che prima o poi dovrà combattere contro le divergenze che il proprio fisico presenta. Si, io nel 2018 ho dovuto affrontare un’operazione all’anca che mi ha tenuto fuori per un anno intero. Mi ricordo che non è stato facile affrontare il tutto: tanto tempo senza giocare, mesi di riabilitazione, ma con la voglia di rimettermi e con l’aiuto della mia famiglia sono riuscito a tornare a fare ciò che amo. Un altro anno molto difficile è stato il 2019 poiché mi sono dovuto sottoporre allo stesso intervento nell’altra anca; diciamo due anni complicati della mia vita ma allo stesso tempo mi hanno permesso di crescere molto e aiutato a maturare e a non mollare mai.

Obiettivi e ambizioni per il futuro?

Ciò che è successo in questi ultimi giorni nelle Marche è davvero triste; è sconvolgente pensare che alcune persone abbiano perso i propri cari con un’alluvione. Spero che tutto si possa risolvere al più presto ma soprattutto che non accada di nuovo. Oltre al tennis sono molto impegnato anche con l’università, difatti sto frequentando la facoltà di Economia e Commercio in Ancona. Non è semplice gestire il tutto ma con un po’ di organizzazione e sacrifici riesco a conciliare entrambe le cose. L’obiettivo per il futuro è sicuramente quello di continuare a migliorare e iniziare a giocare futures e prendere classifica ATP per poi chissà, intraprendere una carriera professionistica.





Questo è un articolo pubblicato il 01-10-2022 alle 10:39 sul giornale del 03 ottobre 2022 - 658 letture



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