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comunicato stampa

A Palazzo Ducale la scrittrice Jhumpa Lahiri, ambasciatrice di Genova Capitale italiana del Libro

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La scrittrice Jhumpa Lahiri, premio Pulitzer 2000 per la narrativa, sarà a Palazzo Ducale per partecipare a un incontro dal titolo Metamorfosi. Trasformazioni linguistiche, geografiche e stilistiche. Si tratta della prima volta che la scrittrice partecipa a un’iniziativa a Genova e lo fa in occasione di Genova Capitale del Libro.

L’appuntamento è previsto per domenica 3 marzo alle ore 17.30 nella Sala del Minor Consiglio. Introdurrà e dialogherà con lei la scrittrice Ester Armanino. Gli allievi della Scuola di Recitazione Mariangela Melato del Teatro Nazionale di Genova leggeranno alcuni passi delle sue opere. Il tema dell’incontro, Trasformazioni, nasce dall’esperienza personale della scrittrice, passata attraverso cambiamenti e adattamenti che l’hanno portata a diverse esperienze. Oltre che scrittrice, Jhumpa Lahiri è anche una traduttrice: attualmente si sta occupando dalle Metamorfosi di Ovidio, che sta traducendo dal latino all’inglese.

L’incontro avrà come prologo un’iniziativa organizzata da Officina Letteraria, un seminario di scrittura creativa tenuto dalla stessa Jhumpa Lahiri, che si svolgerà sabato 2 marzo per i soci di Officina. Jhumpa Lahiri è ambasciatrice d’eccezione di Genova Capitale italiana del Libro, di cui questo incontro è uno degli appuntamenti clou. Nata a Londra da genitori bengalesi e cresciuta negli Stati Uniti, ha insegnato a Princeton ed è attualmente direttrice del programma di scrittura creativa al Barnard College della Columbia University.

Dal 2015, Lahiri ha scelto di adottare la lingua italiana per la realizzazione delle sue opere: una lingua che studia, ama e pratica durante i frequenti soggiorni a Roma. Nei suoi scritti, caratterizzati da uno stile asciutto e da un'impronta fortemente autobiografica, indaga le contraddizioni delle identità culturali prodotte dall’immigrazione, coinvolte nel difficile processo di ibridazione dei modelli tradizionali dei paesi di origine con le realtà dei nuovi contesti di accoglienza come nella raccolta di racconti Interpreter of Maladies, 1999 (trad.it. L'interprete dei Malanni, 2000), accolta con vasto consenso da pubblico e critica e vincitrice di numerosi premi tra cui il Pulitzer 2000 per la narrativa e il PEN/Hemingway Award o in Unaccustomed Earth (2008, trad.it. Una nuova terra, 2008), premiato con il Frank O'Connor international Short Story Award e l’Asian American literary award e nel suo primo romanzo, The Namesake, 2003, da cui Mira Nair ha tratto il film omonimo (Il Destino del Nome, 2007).

Tra i suoi libri più recenti, In altre parole (2015), selezione dei racconti scritti in lingua italiana per la rivista Internazionale, il romanzo Dove mi trovo, 2018), il primo scritto in italiano; Il quaderno di Nerina (2021). L’ultimo libro scritto in italiano si intitola Racconti Romani ed è stato pubblicato nel 2022 da Guanda, editrice di tutte le opere dell’autrice.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-02-2024 alle 16:04 sul giornale del 29 febbraio 2024 - 12 letture






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