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Antico e moderno in posta e filatelia: Convegno all’Archivio di Stato di Prato

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L’Istituto di Studi storici postali “Aldo Cecchi” con l’Accademia Italiana di filatelia e di storia postale organizza per sabato 16 marzo (a partire dalle ore 9) il “XXII Colloquio di Storia Postale” dal titolo “Antico e moderno in posta e filatelia”.

Nello storico Palazzo Datini, sede dell’Archivio di Stato di Prato (Via Ser Lapo Mazzei, 41) il ricco programma verrà aperto dai saluti istituzionali del Direttore Leonardo Meoni, dal Direttore dell’Istituto Studi di Storici postali, Bruno Crevato Selvaggi e dal Presidente dell’Accademia Italian di Filatelia e di Storia Postale Thomas Mathà.

L’Istituto di Studi Storici postali “Aldo Cecchi”

Presentazione e storia

Nel marzo del 1982 un gruppo di studiosi, provenienti sia dal mondo del collezionismo filatelico (alcuni appartenenti al preesistente Centro Studi di Storia Postale Militare, poi fusosi nel nuovo Istituto) sia da quello accademico, concordava sulla necessità di riattribuire alla storia postale il suo esatto significato scientifico di studio delle tecniche e degli oggetti della comunicazione postale organizzata. Si trattava di contribuire, alla luce della moderna storiografia, alla ripresa di quegli studi storici iniziati nella seconda metà dell’Ottocento nell’ottica dell’allora imperante cultura positivistica.
Da quell’incontro nacque la decisione di dar vita ad un’istituzione privata di ricerca che unisse il rigore del mondo accademico all’entusiasmo dei collezionisti: l’Istituto di Studi Storici Postali. L’Istituto si propone di approfondire la conoscenza approfondita dell’organizzazione e del funzionamento dei servizi postali, la raccolta, la classificazione e la conservazione di ogni documento relativo, in originale o in copia, la diffusione della cultura in campo storico-postale, attraverso pubblicazioni a stampa, corsi, conferenze, seminari, mostre e ogni altra manifestazione di carattere culturale.

L’Accademia Italiana di filatelia e di storia postale

L’Accademia filatelica prese corpo solo nel 1975 e per iniziativa non di qualche organismo o associazione nazionale ma del Circolo Filatelico Numismatico Reggiano, aderente al Dopolavoro del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Nel 1996, a distanza di neppure due mesi dallo scioglimento dell’Accademia Italiana di studi filatelici e numismatici, i membri della classe filatelica si ritrovavano a Verona per ricostituire una propria Accademia, stavolta solo di Filatelia e Storia postale, tracciarne le linee programmatiche e redigere il nuovo Statuto, o Statuto dell’Accademia Italiana di filatelia e storia postale fu approvato definitivamente a Milano pochi mesi più tardi, il 22 marzo 1997, e subito dopo venne eletto il primo Consiglio direttivo. Passò un anno, e a Italia ‘98 l’Accademia organizzò il suo primo convegno, sull’insolito tema “Posta e Comunicazione”, e presentò il suo primo volume, edito da Poste Italiane SpA e firmato da Franco Filanci, Posta e francobollo, una storia da collezione,

L’Archivio di Stato di Prato

Istituito nel 1957, iniziò le proprie attività l’anno successivo. Scrigno di cultura e di memoria storica, l’Archivio ha la propria sede nel rinascimentale Palazzo Datini. Oggi è sede dell’Istituto di Studi Storici Postali (dal 1982) e della Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica (2012) che organizza a Prato dal 1969 importanti seminari di storia economica. Dal 2005 è nata anche la “Casa della Memoria” il cui logo è la stilizzazione della scala a chiocciola dove per per secoli l’Archivio Datini era rimasto nascosto.

Il programma della giornata

Densa di contenuti, la mattinata si dipanerà in un crescendo di argomenti ed una successione di qualificati relatori.

– Enrico Bettazzi, “I profughi di guerra in Toscana. Corrispondenze di esuli nella Prima guerra mondiale”
– Beniamino Bordoni, “Chiamatele per nome: le riviste di ieri e di oggi”
– Giuseppe Buffagni, “Le tasse sui giornali esteri nel Ducato estense”
– Giorgio Chianetta, “Questione di grana
– Luca Dermidoff, “La corrispondenza pontificia via Tevere tra Roma e Fiumicino”
– Lorenzo Oliveri, “I primi straordinari cinquanta giorni delle affrancature meccaniche”
– Flavio Pini, “L’intero postale, un oggetto postale innovativo”
– Alcide Sortino, “Uffici postali presso le sedi Eiar e Rai”
– Thomas Mathà, “Bolli postali francesi utilizzati nella restaurazione pontificia”

Argomenti che non mancheranno di catturare l’attenzione dei presenti (l’ingresso è libero nel rispetto della capienza massima).

Le parole del Direttore Bruno Crevato Selvaggi e del Direttore Leonardo Meoni

Il Colloquio di storia postale è ormai una tradizione del nostro Istituto, da un’idea originale del nostro fondatore, Aldo Cecchi. Vuole far incontrare studiosi accademici e amatori o filatelisti sottolinea Crevato Selvaggi - com’è negli scopi dell’Istituto. Nell’occasione, inaugureremo anche il nostro anno accademico, e il 2024 sarà pieno d’importantissime novità”.

L’Archivio di Stato di Prato è felice di ospitare, come di consueto, l’annuale “Colloquio di storia postale”, quest’anno giunto alla 22° edizione. Un percorso – afferma Meoni - che mostra la continuità di proposta, fra impegno e passione, dell'Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” e anche la vicinanza, quando possibile la collaborazione, fra Istituto e Archivio di Stato di Prato”.

Incontrare ricercatori della nostra storia passata, all’interno di un “santuario” della memoria come Palazzo Datini, sarà un’ottima occasione per immergersi in un mondo dove la passione diventa oggetto di studio e di approfondimento per appassionati ma anche per neofiti.





Questo è un articolo pubblicato il 14-03-2024 alle 21:08 sul giornale del 14 marzo 2024 - 246 letture






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