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Rilevate oltre 600 mancate emissioni di scontrini e ricevute

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Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto all’evasione fiscale a tutela del distretto industriale pratese disposte dal Comando Regionale Toscana della Guardia di Finanza, il Comando Provinciale di Prato nel corso degli ultimi 12 mesi ha intensificato i controlli presso gli esercizi ed attività commerciali.

Le attività ispettive poste in essere si sono concentrate nel “Macrolotto” della zona industriale di Prato e sono state indirizzate verso quei “fenomeni” relativi alla mancata emissione del documento fiscale, alla totale assenza di misuratori fiscali, alla contabilizzazione di scontrini “a importo zero”, come se il prodotto venduto e pagato fosse stato dato in omaggio, oltre alla verifica del pagamento del canone tv speciale dovuto dagli esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico.

Le Fiamme Gialle hanno agito in maniera mirata e selettiva, valorizzando le risultanze agli atti del Reparto (es. segnalazioni al servizio di pubblica utilità “117”) e del controllo economico del territorio, le Banche Dati in uso al Corpo e il patrimonio informativo derivante dagli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi.

In tale contesto, sotto il coordinamento del Comando Provinciale, il Gruppo di Prato nel corso degli ultimi 12 mesi ha svolto 630 attività ispettive che hanno portato alla constatazione di irregolarità in 583 casi che, proporzionalmente corrispondono a circa il 94% di irregolarità. Per lo più i controlli hanno riguardato gli obblighi di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici (scontrini fiscali).

I controlli di natura economico-finanziaria svolti nello specifico settore hanno lo scopo di tutelare da forme di concorrenza sleale tutti quegli esercenti che, invece, rilasciano puntualmente lo scontrino e la ricevuta fiscale ai propri clienti.

In tale contesto, i finanzieri del Nucleo Mobile del Gruppo hanno proceduto altresì a verificare gli esatti adempimenti da parte degli esercizi commerciali (in special modo bar e ristoranti) connessi al pagamento del relativo canone Rai. In tale caso, su 61 controlli svolti è risultato che il 100% degli esercenti non era in regola e si trova ora a rispondere del mancato pagamento del canone, peraltro maggiorato degli interessi al tasso legale nonché di sanzioni amministrative.

Tali tipologie di controlli testimoniano ancora una volta il costante presidio attuato dalle Fiamme Gialle esteso su tutto il territorio di competenza a tutela delle imprese e dei cittadini onesti.



Questo è un articolo pubblicato il 23-04-2024 alle 10:10 sul giornale del 24 aprile 2024 - 8 letture






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